Ricerca libera
01-02-2024
Adozione e bambini
Nel più assoluto rispetto per ogni persona, degna di detto titolo perché capace di umanità, come adulto responsabile e professionista addetto ai lavori ritengo doveroso condividere con il prossimo interessato alcune considerazioni a proposito di adozioni e bambini.
Avendolo ampliamente trattato in altre pagine detto fenomeno sarebbe retorico qui richiamare in causa le leggi della formazione dellIO e quelle della formazione dellIdentità Sessuale fenomeni di primo piano, unitamente ad un clima affettivo adeguato, nelletà primaria fortemente improntati dal tipo di Attaccamento e dal superamento della Fase Edipica. Ci limiteremo quindi ad esprimerci con unatmosfera da salotto passeggiando sulle tematiche apparentemente senza troppo impegno.
Proprio come il cervello umano il mondo delluomo è formato da due universi distinti e complementari, luomo e la donna, che nella loro interazione congiunta si completano, si esprimono e si manifestano dando luogo al miracolo della perpetuazione, della creatività, dellevoluzione propria e dellintero sistema.
Qualcuno sostiene che ogni bambino ha diritto ad avere dei genitori, ma cosè abbiamo scoperto lacqua calda? Se un bimbo nasce è perché un uomo e una donna lo hanno generato! Quindi i genitori ce li ha già per legge di vita; è ovvio che il nocciolo del discorso si spalma se parliamo di bambini rimasti senza i propri genitori per tanti svariati motivi che evitiamo di citare in questa sede.
Fermo restando che i genitori naturali sono coloro che hanno generato il piccolo si può considerare lopportunità di due figure simili agli originali che si offrono come supplenti genitoriali poiché in possesso, oltre che della buona volontà, delle caratteristiche proprie ad un maschio ed una femmina adulti desiderosi di occuparsi e di allevare un piccolo come se lo avessero generato essi stessi.
Se i supplenti genitoriali in piena coscienza si pongono come modelli amorevoli distinti e complementari, allinterno di una cornice armoniosa, trasparente, responsabile e significativa, il piccolo forgiandosi sui loro esempi, i loro insegnamenti e le loro intime caratteristiche avrà lopportunità di edificare il suo IO sono e poi il suo IO sono maschio o IO sono femmina con ragionevole probabilità di realizzare intima serenità e sano equilibrio.
Se però detti supplenti genitoriali si allontanano dai modelli originali quello che accade è inevitabilmente qualcosa di caotico, deviante e disfunzionale capace di evocare nella mente il famoso brodo primordiale.
Basta pensare a tutti quei bambini allevati da animali che hanno imparato, osservando ed emulando, a vivere come essi, hanno imparato il loro linguaggio, hanno imparato a catturare le prede per nutrirsi e a dormire nelle tane o nei nidi, ma questo li ha resi disadattati poiché non potranno mai metter su famiglia con un orso o una scimmia o un lupo come contemporaneamente non potranno farlo con una persona poiché gli risulta un essere sconosciuto e disagevole.
La nostra è lepoca del possedere egoistico tutto ciò che appaga il nostro ego lo vogliamo bramosamente senza pensare a cosa potrebbe significare per laltro e per gli altri, ne tantomeno interrogarsi su cosa autorizza la mia presunzione a spacciarsi per sapienza
Avendolo ampliamente trattato in altre pagine detto fenomeno sarebbe retorico qui richiamare in causa le leggi della formazione dellIO e quelle della formazione dellIdentità Sessuale fenomeni di primo piano, unitamente ad un clima affettivo adeguato, nelletà primaria fortemente improntati dal tipo di Attaccamento e dal superamento della Fase Edipica. Ci limiteremo quindi ad esprimerci con unatmosfera da salotto passeggiando sulle tematiche apparentemente senza troppo impegno.
Proprio come il cervello umano il mondo delluomo è formato da due universi distinti e complementari, luomo e la donna, che nella loro interazione congiunta si completano, si esprimono e si manifestano dando luogo al miracolo della perpetuazione, della creatività, dellevoluzione propria e dellintero sistema.
Qualcuno sostiene che ogni bambino ha diritto ad avere dei genitori, ma cosè abbiamo scoperto lacqua calda? Se un bimbo nasce è perché un uomo e una donna lo hanno generato! Quindi i genitori ce li ha già per legge di vita; è ovvio che il nocciolo del discorso si spalma se parliamo di bambini rimasti senza i propri genitori per tanti svariati motivi che evitiamo di citare in questa sede.
Fermo restando che i genitori naturali sono coloro che hanno generato il piccolo si può considerare lopportunità di due figure simili agli originali che si offrono come supplenti genitoriali poiché in possesso, oltre che della buona volontà, delle caratteristiche proprie ad un maschio ed una femmina adulti desiderosi di occuparsi e di allevare un piccolo come se lo avessero generato essi stessi.
Se i supplenti genitoriali in piena coscienza si pongono come modelli amorevoli distinti e complementari, allinterno di una cornice armoniosa, trasparente, responsabile e significativa, il piccolo forgiandosi sui loro esempi, i loro insegnamenti e le loro intime caratteristiche avrà lopportunità di edificare il suo IO sono e poi il suo IO sono maschio o IO sono femmina con ragionevole probabilità di realizzare intima serenità e sano equilibrio.
Se però detti supplenti genitoriali si allontanano dai modelli originali quello che accade è inevitabilmente qualcosa di caotico, deviante e disfunzionale capace di evocare nella mente il famoso brodo primordiale.
Basta pensare a tutti quei bambini allevati da animali che hanno imparato, osservando ed emulando, a vivere come essi, hanno imparato il loro linguaggio, hanno imparato a catturare le prede per nutrirsi e a dormire nelle tane o nei nidi, ma questo li ha resi disadattati poiché non potranno mai metter su famiglia con un orso o una scimmia o un lupo come contemporaneamente non potranno farlo con una persona poiché gli risulta un essere sconosciuto e disagevole.
La nostra è lepoca del possedere egoistico tutto ciò che appaga il nostro ego lo vogliamo bramosamente senza pensare a cosa potrebbe significare per laltro e per gli altri, ne tantomeno interrogarsi su cosa autorizza la mia presunzione a spacciarsi per sapienza